Si riepilogano di seguito le principali novità contenute nella Legge di Bilancio per l’anno 2023 approvata in questi giorni:
Crediti di imposta energia e gas
Sono stati Prorogati e rafforzati per il primo trimestre 2023 i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
In particolare, i bonus sono riconosciuti nella misura del:
– 45% alle imprese energivore, alle gasivore e a quelle non gasivore;
– 35% alle imprese non energivore dotate di contatori con potenza pari almeno a 4,5 kW.
I crediti di imposta sono utilizzabili in compensazione tramite il modello F24 entro il 31 dicembre 2023. In alternativa sono cedibili per intero ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. I crediti di imposta ceduti devono essere usufruiti dal cessionario con le stesse modalità previste per il cedente, comunque entro la data del 31 dicembre 2023.
Bonus sociale elettrico e gas
Estensione della platea dei beneficiari dei bonus sociali nel settore elettrico e in quello del gas: viene infatti aumenta, per il 2023, da 12.000 euro a 15.000 euro la soglia del parametro ISEE che consente l’accesso alle agevolazioni delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e gas ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.
L’ammontare dei bonus per il primo trimestre 2023 sarà determinato con delibera dell’Arera, da adottare entro il 31 dicembre 2022, nel limite complessivo, tra luce e gas, di 2,4 miliardi di euro.
Regime forfetario
E’ stato Aumentato, dal 2023, del limite di ricavi e compensi da 65.000 a 85.000 per l’accesso al regime forfettario. Uscita istantanea dal regime per chi supera i 100.000 euro.
Flat tax incrementale
Per il solo 2023, le persone fisiche titolari di reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo, diverse da quelle che applicano il regime forfetario, possono assoggettare a tassazione agevolata con un’aliquota del 15%, nel limite massimo di 40.000 euro, l’eccedenza di reddito determinato nel 2023 rispetto all’importo più elevato fra quelli dichiarati nel 2020, 2021 e 2022, ridotta di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.
L’imposta sostituisce l’Irpef e le relative addizionali regionale e comunale. L’eccedenza sottoposta a tassazione sostitutiva è comunque considerata per la determinazione di deduzioni, detrazioni e benefìci anche di natura non tributaria.
Bonus IVA per l’acquisto di case green
E’ prevista la Detrazione Irpef del 50% dell’IVA versata per l’acquisto, entro il 31 dicembre 2023, di immobili residenziali di classe energetica A o B ceduti dalle imprese costruttrici. La detrazione è consentita anche con riferimento agli acquisti da OICR.
Costi black list
E’ prevista la limitazione alla deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi derivanti da operazioni con imprese residenti o localizzate in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali, incluse le prestazioni di servizi rese da professionisti domiciliati in quei territori.
Assegnazione beni ai soci
E’ possibile assegnare in maniera agevolata beni immobili o mobili (iscritti in pubblici registri non utilizzati come beni strumentali) ai soci delle società di persone e società di capitali, a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva pari all’8%, che cresce al 10,5% per le società di comodo.
L’imposta sostitutiva va applicata su una base imponibile determinata sulla differenza tra il valore normale del bene assegnato ed il suo costo fiscalmente riconosciuto.
L’aliquota è fissata nella misura del 13% per le riserve in sospensione d’imposta annullate per effetto dell’assegnazione dei beni ai soci e quelle delle società che si trasformano.
Estromissione dei beni delle imprese individuali
Prevista anche la facoltà per gli imprenditori individuali di procedere all’esclusione dei beni immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa, mediante il pagamento di una imposta sostitutiva dell’8%, applicata sulla differenza tra il valore normale del bene e il relativo valore fiscalmente riconosciuto.
Rivalutazione terreni e partecipazioni
Si rinnova la possibilità di sottoporre a rivalutazione il valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni (sia non negoziate che negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione) posseduti al 1° gennaio 2023 da persone fisiche, società semplici, enti non commerciali e soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia, a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 16%.
Al fine di perfezionare l’operazione è necessario entro il 15 novembre 2023 effettuare il versamento (in un’unica soluzione o in 3 rate annuali di uguale importo) dell’imposta sostitutiva dovuta, nonché far redigere e asseverare una perizia di stima del terreno o della partecipazione da un professionista abilitato.
Affrancamento polizze assicurative
Prevista la facoltà di affrancare ai fini fiscali, previo pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 14% (da versare entro il 16 settembre 2023), le quote detenute in fondi Oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio) e le polizze di assicurazione sulla vita (escluse quelle con scadenza entro il 31 dicembre 2024. I contratti in relazione ai quali si opta per l’affrancamento non sono riscattabili prima del 1° gennaio 2025).
Partite IVA “apri e chiudi”
L’Agenzia delle Entrate, in presenza del riscontro di particolari profili di rischio, può convocare il contribuente presso i propri uffici per chiedere ulteriore documentazione. In caso di esito negativo ai controlli o di mancata presentazione presso l’ufficio, l’Agenzia delle Entrate emana il provvedimento di cessazione della partita IVA, con contestuale irrogazione nei confronti della persona fisica destinataria del provvedimento di cessazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di 3.000 euro.
In tal caso la richiesta di nuova partita IVA può avvenire esclusivamente, previo rilascio di polizza fideiussoria o fideiussione bancaria per la durata di tre anni dalla data del rilascio e per un importo rapportato alle eventuali somme dovute a seguito di violazioni fiscali e comunque non inferiore a 50.000 euro.
Tregua fiscale
Sono state approvate una serie di misure che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco:
– definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato controllo automatizzato (cd. avvisi bonari) delle dichiarazioni periodi imposta 2019, 2020 e 2021. A tal fine, è richiesto il versamento, rateizzabile in un numero massimo di 20 rate trimestrali di pari importo, delle imposte, dei contributi previdenziali, degli interessi e delle somme aggiuntive, con applicazione di sanzioni nella misura ridotta del 3%;
– sanatoria irregolarità formali: le irregolarità formali, concernenti infrazioni o inosservanze relative a obblighi o adempimenti che non rilevano ai fini della determinazione dei tributi (imposte dirette, Iva, Irap e tributi), commesse fino al 31 ottobre 2022, possono essere sanate con un pagamento una tantum di 200 euro per ciascun periodo d’imposta, cui le infrazioni si riferiscono;
– ravvedimento speciale delle violazioni tributarie: possibile regolarizzare le dichiarazioni – purché validamente presentate – relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, a condizione che le relative violazioni non siano state già contestate alla data del versamento del dovuto. La regolarizzazione la rimozione dell’irregolarità o dell’omissione e il pagamento dell’imposta, degli interessi e delle sanzioni, ridotte a un 1/18 del minimo previsto dalla legge. Il versamento può avvenire in un’unica soluzione o a rate;
– definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento adottati dall’Agenzia delle Entrate, purché non impugnati e per i quali non siano decorsi i termini per presentare ricorso, nonché quelli notificati dall’Agenzia delle Entrate entro la data del 31 marzo 2023. A tal fine, è necessario il pagamento delle sanzioni nella misura di un 1/18 del minimo previsto dalla legge;
– definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2023, anche in Cassazione e a seguito di rinvio, in cui sono parte l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, aventi ad oggetto atti impositivi (avvisi di accertamento, provvedimenti di irrogazione delle sanzioni e ogni altro atto di imposizione), mediante il pagamento di un importo pari al valore della controversia;
– conciliazione agevolata delle controversie tributarie. In alternativa alla definizione agevolata, è possibile definire -entro il 30 giugno 2023 – con un accordo conciliativo fuori udienza le controversie tributarie pendenti, aventi ad oggetto atti impositivi in cui è parte l’Agenzia delle Entrate. All’accordo conciliativo si applicano le sanzioni ridotte ad un diciottesimo del minimo previsto dalla legge (in luogo di quaranta o cinquanta per cento del minimo, ordinariamente previsto secondo il grado di giudizio in cui interviene la conciliazione), gli interessi e gli eventuali accessori;
– rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione. Con la rinuncia agevolata si dispone il pagamento delle somme dovute per le imposte, gli interessi e gli accessori, ma con sanzioni ridotte ad un 1/18 del minimo previsto dalla legge;
– regolarizzazione versamenti: possibile regolarizzare l’omesso o carente versamento delle rate successive alla prima a seguito di accertamento con adesione o di acquiescenza degli avvisi di accertamento, degli avvisi di rettifica e di liquidazione e degli atti di recupero, nonché di reclamo o mediazione, scadute al 1° gennaio 2023 e per le quali non sia stata notificata la cartella di pagamento ovvero l’atto di intimazione. La regolarizzazione si perfeziona con l’integrale on il versamento integrale, entro il 31 marzo 2023, della sola imposta, in un’unica soluzione o in un massimo di 20 rate trimestrali, con applicazione degli interessi legali. In caso di mancato perfezionamento, l’ufficio iscrive a ruolo gli importi residui dovuti a titolo di imposta, interessi e sanzioni, nonché la sanzione ordinaria del 30%, applicata sull’imposta residua.
– stralcio ruoli fino a 1.000 euro: annullamento automatico, alla data del 31 marzo 2023, i ruoli affidati da amministrazioni statali, agenzie fiscali ed enti pubblici previdenziali agli Agenti per la riscossione nel periodo compreso tra l’1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 di importo residuo fino a 1.000 euro, determinato in relazione al singolo carico, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. Per i carichi affidati da enti diversi, l’annullamento automatico opera limitatamente alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora. Per le altre sanzioni amministrative, incluse quelle per violazioni del codice della strada, alle quali l’annullamento opera solo per gli interessi comunque denominati;
– rottamazione ruoli: definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 mediante il pagamento, entro i 31 luglio 2023, in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate, del solo capitale, senza versare gli interessi iscritti e le sanzioni inclusi negli stessi carichi, gli interessi di mora, le cosiddette “sanzioni civili”, accessorie ai crediti di natura previdenziale, e le somme maturate a titolo di aggio. La definizione agevolata è estesa alle sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, ivi comprese le sanzioni per violazioni del codice della strada, ma limitatamente agli interessi e all’aggio.
Soglia contanti
A decorre dal 1° gennaio 2023, il limite per l’uso dei contanti passa da 2.000 a 5.000 euro (per l’esattezza pari a 4.999,99 euro.
Incentivi all’occupazione
Esonero contributivo totale, fino a 8.000 euro, per:
– le assunzioni a tempo indeterminato (e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato) effettuate nel 2023 di giovani di età inferiore a 36 anni;
– le assunzioni a tempo determinato e a tempo indeterminato (nonché per le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato) effettuate nel 2023 di donne svantaggiate (in base a fattori come l’età, la durata della disoccupazione, il settore di specializzazione e il territorio in cui risiedono);
– le assunzioni a tempo indeterminato (e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato) effettuate nel 2023 di percettori del reddito di cittadinanza.
Gli incentivi sono subordinati all’autorizzazione della Commissione europea.
Voucher lavoro occasionale
Nuova disciplina per i voucher lavoro. Dal 1° gennaio 2023:
– il limite di utilizzo dei buoni lavoro da parte dei datori di lavoro aumenta da 5.000 a 10.000 euro Resta, invece, fermo a 5.000 euro il compenso massimo che può essere percepito da ciascun prestatore nel corso dell’anno civile;
– i voucher si applicano anche alle aziende agricole, alberghiere, alle strutture ricettive operanti nel settore turistico e alle attività di discoteche, sale da ballo night-club e simili (codici ATECO 93.29.1);
– divieto del ricorso ai voucher da parte di utilizzatori che hanno alle proprie dipendenze più di 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato;
– i voucher lavoro sono utilizzabili nell’ambito delle attività agricole di carattere stagionale di durata non superiore a 45 giornate annue per singolo lavoratore.
Bonus investimenti beni materiali 4.0
Proroga di 3 mesi – dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023 – del termine per effettuare gli investimenti in beni materiali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022 per poter beneficiare delle maggiori aliquote agevolative previste per il 2022.
Credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati
Istituito un credito di imposta pari al 36% delle spese sostenute dalle imprese, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata.
Bonus psicologo
Diventa permanente il bonus psicologo. L’importo massimo del contributo aumenta dai 600 euro previsti per il 2022 a 1.500 euro a persona con parametrazione alle diverse fasce ISEE. Le risorse stanziate ammontano a 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni di euro a decorrere dal 2024.
Misure per lo sport
Proroga:
– dello sport bonus anche per l’anno d’imposta 2023 per i soli soggetti titolari di reddito d’impresa;
– del bonus sponsorizzazioni sportive alle spese sostenute per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 marzo 2023. Per il primo trimestre 2023, il contributo riconosciuto non potrà essere comunque superiore a 10.000 euro.
Bonus cultura giovani
Sostituzione del bonus App18 con due carte cumulabili:
– la Carta della cultura Giovani, del valore di 500 euro, per i 18enni residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35.000 euro;
– la Carta del merito (assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma), del valore di 500 euro, per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti alle scuole superiori.
Bonus edilizi e Superbonus
Proroga al 31 dicembre 2022 del termine per la presentazione delle Cilas per conservare il superbonus al 110% anche nel 2023 per i condomìni con delibere approvate entro il 18 novembre.
Per i condomini con delibere approvate tra il 19 novembre e il 24 novembre per fruire del superbonus al 110%, la Cilas deve essere stata comunicata entro il 25 novembre 2022.
Per interventi di demolizione con ricostruzione il supebonus resta al 110% anche nel 2023 nel caso il titolo abilitativo sia acquisito entro il 31 dicembre 2022.
Il superbonus 110% è riconosciuto anche per le spese per l’installazione di impianti solari fotovoltaici se realizzata da organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in aree o strutture non pertinenziali, anche di proprietà di terzi, se immobili ove sono realizzati gli interventi previsti siano situati all’interno di centri storici soggetti ai vincoli.
Bonus mobili
Modificato il limite di spesa detraibile nel 2023 per il bonus mobili: il plafond disponibile sarà pari a 8.000 euro e non 5.000 euro come previsto dalla legge di Bilancio 2022.
Bonus barriere architettoniche
Proroga al 31 dicembre 2025 della detrazione al 75% prevista per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche.
Per le deliberazioni in sede di assemblea condominiale relative a tali lavori è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio.